Roald Dahl è un autore visionario che ha raggiunto la fama internazionale grazie al capolavoro “La fabbrica di cioccolato”, scritto nel 1964 ma ancora attuale.La storia del piccolo Charlie Bucket, che vive nella casetta di legno mangiando zuppa di cavolo mentre sogna di acquistare una tavoletta di cioccolato, nella quale potrebbe essere celato un biglietto dorato, è nota anche grazie alle rivisitazioni cinematografiche.
Leggere insieme ai bambini questo romanzo può essere utile come spunto di riflessione sui modelli educativi che l’autore descrive in modo satirico passando in rassegna i diversi vincitori dell’ambito biglietto.
Grazie alle risate Dahl permette ai lettori più giovani di prendere le distanze dall’avidità e dall’egoismo che i suoi personaggi rappresentano in modo grottesco. Per i lettori più grandi è sempre godibile una critica della società dei consumi che identifica con il possesso e la proprietà il valore personale e rimane solo sullo sfondo un’ipotesi di soluzione: chi si salva è chi si trova al di fuori del sistema.
Oltre cinquant’anni dopo la pubblicazione de “La fabbrica di cioccolato”, si possono osservare altre conseguenze della cultura descritta nel libro, che possono essere riassunte dalle amare riflessioni di Zygmut Baumann dopo gli scontri nel quartiere londinese di Lewisham nel 2011:
“…Siamo stati istruiti a considerare i negozi come farmacie traboccanti di medicamenti per curare o almeno alleviare ogni malattia o afflizione della nostra vita individuale e collettiva. […] La pienezza della gioia del consumo equivale alla pienezza della vita. Compro ergo sono. […] Per i consumatori senza accesso al mercato, i veri poveri di oggi, il non poter acquistare è il vero stigma odioso e doloroso di una vita incompiuta, la conferma della propria nullità e incapacità. Non semplicemente l’assenza di ogni piacere, bensì l’assenza della dignità umana, impossibilità di dare un senso alla propria vita…” (Zygmunt Bauman, Retrotopia 2017).
Con uno spirito irriverente, potremmo pensare a chi potrebbero essere i nuovi Augustus, Violetta, Mike e Veruka: quali sarebbero le loro fissazioni? E chi sarebbe il Charlie del 2017?
Roald Dahl, La fabbrica di Cioccolato (Ed. Orig. 1964) Salani, 2005; Illustrazioni di Quentin Blake.